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Sentiero Villaretti - Pessinea - Forno di Lemie

Borgata Pessinea di Viù Borgata Pessinea di Viù

Sentiero Villeretti - Pessinea - Villaretti

Questo sentiero era anticamente un transito commerciale Tra Lemie e Viu, infatti da Villaretti scendevano carichi di mele e a Pessinea le scambiavano con castagne del posto.

Notizie storiche su Villaretti

L'etimologia Villa Villano Villaretti ci indica un luogo di persone legate al lavoro della terra.
Già nel 1753 un censimento a cura dell'Intendente di Torino Gian Antonio Sicco la frazione è citata insieme alle altre di Lemie.
Una valanga rovinosa si ebbe 8-3-1755 dopo una abbondante precipitazione nevosa bagnata e pesante, precipitò dalle Miette e da Punta Murè travolgendo 3 case, uccidendo 5 persone appartenenti a 3 famiglie Bajetto, secondo quanto tramandato a voce altri corpi vennero dissepolti allo sciogliersi delle nevi e secondo il Cibrario i morti furono12.
Questa località non è stata particolarmente interessata dal turismo e dalla villeggiatura tra il 1850 e il 1950 questo giustifica la mancanza di locande e osterie e la costruzione di alberghi,è stata raggiunta dalla strada carrozzabile solo dopo la II guerra mondiale ed ha subito un spopolamento quasi totale.
Nella guida Le Valli di Lanzo don Secondo Carpano segnala che gli abitanti nel 1931 erano all'epoca 120.
La chiesa è intitolata a San Grato,si festeggia ai primi di settembre, è curata dai particolari del posto e viene citata per la prima volta nella visita pastorale del 1752 dall'arcivescovo di Torino card.Giovanni Battista Roero.
A Villaretti non mancano freschi zampilli d'acqua e l'abbondante getto del Turun è alimentato dall' ottima acqua delle Preisote.

L'itinerario

Punto panoramico sulla Valgrande

Lasciata l'auto nella piccola piazza di Villaretti,si nota sul lato destro (cartello indicatore) l'inizio del sentiero che conduce a Pessinea, quindi alla Madonna del Truc, per poi scendere a Forno di Lemie. Si attraversa l'abitato di Villaretti fino a giungere ad un caratteristico lavatoio, si prosegue in piano fino a un ponte in legno, lo si attraversa per poi salire un centinaio di metri, ora la mulattiera è molto evidente con i caratteristici muretti laterali, il percorso è pressoché pianeggiante fino alla Cresta del Vento. Si continua scendendo tra faggi sino ad un ruscello lo si guada e si prosegue in un fitto bosco fino ad un bivio (cartelli indicatori). Ora il sentiero è meno evidente (causa molte foglie) e sale con ampi tornanti nel bosco per poi raggiungere le case della Parneri, qui si può raggiungere in 5 minuti (svolta a destra) un caratteristico pilone votivo, ottimo punto panoramico. Si prosegue scendendo fino alla fontana delle Barmasse e sempre a mezza costa si raggiunge il Colletto 1.010 m.Qui si possono ammirare dei Benal, tipici fienili con il tetto in paglia. di segale, ora in lamiera per il totale abbandono ,dell' agricoltura. Il sentiero prosegue in piano per pochi metri per scendere decisamente toccando prima le case della Tinetta 950 m, poi quelle della Sauna 920 m fino a giungere a Pessinea (2 ore e 15 minuti). Si scende il borgo per le caratteristiche vie pedonali fino alla originale fontana in pietra del 1880, da qui un 'ampia mulattiera prosegue pianeggiante, nel bosco, supera un rio e in 10 minuti si giunge alla Madonna del Truc. Dall'ampio piazzale belvedere a fianco della Chiesa inizia il sentiero che scende a Forno di Lemie con una bella ed evidente scalinata in pietra. Il sentiero si inoltra neI bosco. con numerose svolte a ridosso di alcuni torrioni, rocciosi, fino a raggiungere il caratteristico ponte di Forno di Lemie, circa 15 minuti.

 

Villaretti di Lemie

La fontana di Pessinea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 Mappa del percorso