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ALPINISMO
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ALPINISMO GIOVANILE
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SPELEOLOGIA
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AVVISTAMENTO FAUNA ALPINA
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CIASPOLATE
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CICLOESCURSIONISMO
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CORSI di FORMAZIONE
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ESCURSIONISMO
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FERRATE
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POSA SEGNALETICA
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MONTAGNATERAPIA
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MANUTENZIONE SENTIERI
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GRUPPO GIOVANI
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GITE SCOLASTICHE
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FESTE IN BAITA
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Immersa nella natura a 1400 mt di altitudine, con grandiosa vista panoramica sulla Val d’Ala...

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ECCELLENZA DI VALLE A VRÙ: ECOMUSEO MINIERA BRUNETTA


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Ecomuseo della Brunetta

ECOMUSEO DELL’ALPINISMO A LANZO

Una testimonianza della storia dell’Alpinismo nelle valli di Lanzo presso la sede del CAI di Lanzo ...

Ecomuseo dell'alpinismo 

Laghi del Seone

Laghi del Seone

Lago Inferiore del Seone (2514 m)

Si risale, per raggiungere i laghi, tutto il Vallone di Vassola. I Laghi del Seone sono degli autentici gioielli incastonati nella selvaggia bellezza del vallone, in particolare è molto suggestivo il lago inferiore (2514 m). Molto interessanti anche i piccoli borghi che si trovano all'inizio dell'escursione: Vonzo e Chiappili. Le case che costituiscono i due abitati sono state brillantemente ristrutturate mantenendo così l'aspetto antico delle borgate. Un'altra attrattiva del vallone sono i due ponti in pietra a schiena d'asino che scavalcano il torrente Vassola nei pressi dell'omonimo alpeggio. Nel cuore del vallone, tra innumerevoli salti rocciosi, gli alpeggi appaiono solo all'ultimo istante, integrati come sono in modo assolutamente perfetto nell'ambiente naturale in cui sono inseriti. Passati i ponti a schiena d'asino, con una ripida salita, in pochi minuti si giunge all'Alpe Balmot.  Dopo una curva verso ovest il vallone si apre nel pianoro dove si trova l'Alpe Veilet (2223 m). A far da corona alla testata del vallone di Vassola si trovano il Monte Bessun, la Cima Giardonera, i Picchi del Seone ed il Gran Bernadè, tutte montagne che superano i 2700 metri di quota. Impressionante, lungo tutta l'escursione, l'altissimo numero di alpeggi che si superano o che si avvistano lungo i pendii e tutta la serie di opere per "addomesticare" la montagna (ponti, canali per irrigare i prati, mulattiere selciate) che ogni tanto compaiono improvvisamente e per brevi tratti. Sono tutti segni di un antico sfruttamento del vallone e sono anche muti testimoni di una civiltà, quella dei montanari, fatta di fatica e privazioni che sta lentamente scomparendo.

Lago Superiore del Seone (2540 m)

Accesso:

Da Lanzo raggiungere Cantoira e proseguire lungo fondovalle della Val Grande verso Chialamberto. Prima di Chialamberto, superata la frazione di Prati della Via, si trova a destra una deviazione che va seguita (indicazione Vonzo - Candiela). Dopo un paio di tornanti tra le villette ad un bivio andare a sinistra, in salita. Proseguire per un buon tratto fino ad una nuova deviazione dove va presa la strada di destra, in salita (andando a sinistra si scenderebbe a Chialamberto). Un'altra serie di tornanti conduce ad un nuovo bivio dove si deve continuare in salita ignorando la deviazione a sinistra per Balmavenera, poco dopo si arriva e si supera la frazione Candiela,posta in stupenda posizione panoramica sulla valle. Continuando ancora in salita si arriva in vista di Vonzo dove, ad un bivio, si deve andare a sinistra per passare a monte dell'abitato e parcheggiare nel piazzale nei pressi della Cappella di San Bernardo.

Salita:

  • Località di partenza: Chialamberto frazione Vonzo (1231 m).
  • Tempo di salita: 4 h circa.
  • Difficoltà: E (escursionismo medio)

Il ponte sul Rio Vassola

Dal piazzale tornare indietro di pochi metri per imboccare una stradina recentemente asfaltata (sbarra metallica) che sale nel bosco: si tratta della strada che, divenendo poi sterrata, raggiunge gli alpeggi posti nei dintorni del Santuario di Ciavanis. Seguendo integralmente la carrozzabile si arriva in circa 30 minuti ad un bivio (fino a qui si può anche arrivare imboccando un sentiero che si trova a monte della frazione, sulla sinistra della carrozzabile, quando dal bivio a valle di Vonzo si prosegue verso il piazzale della chiesa. Il sentiero, non evidentissimo, risale un bel bosco e consente di risparmiare una decina di minuti rispetto alla strada).
Da qui andare a sinistra (indicazione) raggiungendo con un tratto quasi pianeggiante il borgo di Chiappili (1439 m). Passare tra le case della frazione e superare la chiesetta di S. Vito, subito dopo la terzultima abitazione del villaggio si va a destra (piccola centralina ENEL), nel prato, che si risale su tracce di sentiero oltrepassando piccoli sbarramenti paravalanghe. Si raggiunge e si supera un alpeggio e poco dopo se ne raggiunge un altro. Passare tra le costruzioni e con un ultimo tratto di salita in breve si arriva ad una strada sterrata (nei pressi di un albero isolato) dove si deve andare a sinistra (si tratta di una deviazione che si stacca dalla strada che sale al Ciavanis). La carrozzabile compie una curva a destra e si entra nel Vallone di Vassola; si scende poi poi leggermente per avvicinarsi al corso d'acqua entrando in vista del ponte in pietra (non va attraversato); i ponti erano due ma purtroppo uno è crollato in seguito alla piena del rio. Nei pressi del primo ponte (ora crollato) la strada termina in uno slargo. 50 metri prima del ponte parte un sentierino che permette di accedere all'Alpe di Vassola di Sotto e di Sopra.

Alpe Superiore di Vassola

Seguire la traccia che si fa più impegnativa. Dopo un tratto non molto ripido la salita si fa più impegnativa, tra la vegetazione, in alcuni tratti un po' invadente. Si supera un alpeggio posto al riparo di un masso sporgente e la marcia continua verso nord attraversando un piccolo rio, che a valle forma una cascata, e raggiungendo l'Alpe Balmot (1894 m). Si superano le costruzioni lasciandole a destra, si prosegue con un tratto a mezza costa con alcuni brevi strappi in salita e poco dopo, in leggera discesa, si incontra un altro grosso masso sporgente; infine si raggiunge il Rio Vassola. Il corso d'acqua va attraversato passando su una roccia sulla quale scorre il torrente (si trova in loco un corrimano); il guado non è difficile ma alle volte, durante lo scioglimento della neve o dopo forti piogge, c'è il rischio di bagnarsi i piedi (l'alternativa è togliersi gli scarponi). Dopo il corso d'acqua il sentiero si fa meno evidente ed è segnalato da ometti in pietra. Risalito un pendio si arriva all,Alpe Rossa di Sotto (2094 m) posta nei pressi di roccioni di colore giallo rossastro e, oltrepassate le costruzioni lasciandole a sinistra, si passa tra rocce e massi di varie dimensioni, in un ambiente particolarmente suggestivo.
Il sentiero, ora più evidente e che in realtà pare trattarsi di una vecchia "roja" (canale per portare acqua ai vicini alpeggi), passa poco distante dal torrente rimanendo sulla destra orografica.
Una breve salita permette di arrivare al ripiano dell'Alpe Veilet (2223 m), le costruzioni si raggiungono curvando verso sinistra e superando un corso d'acqua. Il sentiero passa sulla destra del nucleo principale di alpeggi, costeggia un dosso erboso e poi piega a destra verso una parete rocciosa che delimita il pianoro sulla sinistra orografica. La traccia prende a salire tra le rocce con alcuni tratti gradinati con pietre, un tornante fa volgere la marcia verso destra, si passa sotto ad una cascatella e dopo alcune decine di metri la pendenza si attenua. Il sentiero piega a sinistra, oltrepassa un piccolo rio e prende quota passando tra le rocce; all'improvviso, sulla sinistra del sentiero, si rende visibile un piccolo specchio d'acqua (è quello qui chiamato Terzo lago del Seone). Qui si lascia la traccia segnata per salire verso destra, alla volta della conca che ospita il Lago Inferiore e quello Superiore (si può prendere come riferimento un curioso pinnacolo roccioso posto sui contrafforti del Monte Bessun). Passando tra massi di varie dimensioni in breve si arriva al Lago del Seone Inferiore (2514 m). Il lago superiore (2540 m), chiuso nella conca rocciosa soprastante, si raggiunge in pochi minuti dal lago più basso salendo verso nord-ovest.

Discesa:

Per l'itinerario di salita.

Mappa del percorso

ft hp 03Un percorso interamente ad alta quota :

Tour della Bessanese 

Il Tour della Bessanese è un percorso circolare in ambiente di alta montagna (2200-3200 m.slm) con uno sviluppo complessivo di circa 32 km suddivisi in tre tappe.
La partenza può avvenire da uno qualunque dei tre rifugi del Tour (Ref. d'Averole, Rif. Gastaldi, Rif. Cibrario).
Il percorso del Tour si svolge nelle Alpi Graie Meridionali, al confine tra Italia-Francia, intorno all'Uja di Bessanese (3604 m) ed alla Croce Rossa (3566 m).

per saperne di più 

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