Catasto regionale dei sentieri

In Piemonte esiste una rete escursionistica di circa 15.000 km.
Storicamente i sentieri e le mulattiere erano le uniche vie di collegamento di cui la popolazione locale poteva disporre tra i villaggi e, in montagna, tra i villaggi e gli alpeggi. Ancora oggi però, pur essendo completamente cambiata la loro funzione, i sentieri non hanno perso il loro ruolo centrale, non solo per quel che riguarda le attività economiche tradizionali della montagna, ma anche per lo sviluppo turistico del territorio.
L’affermarsi di una nuova sensibilità per la qualità della vita, il desiderio e la volontà di recupero dell'identità culturale e storica del patrimonio ambientale e paesistico piemontese, stanno contribuendo a riavvicinare all’attività escursionistica consistenti flussi di turisti. Risulta quindi molto importante occuparsi del recupero e della manutenzione della rete escursionistica, nonché della sua pianificazione e valorizzazione, anche e soprattutto per quei territori che presentano criticità in termini di sviluppo economico e che possono ora puntare sulla creazione di un prodotto turistico di qualità, legato all’escursionismo,da promuovere a livello internazionale e in grado di generare importanti ricadute economiche a livello locale.
Per questi motivi la Regione Piemonte ha assunto il compito di pianificare e valorizzare la rete escursionistica, al fine di garantire una migliore fruizione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, oltre a integrare e qualificare l’offerta turistica dell'intero territorio piemontese.
Lo scopo del Catasto è ottenere un censimento univoco della rete escursionistica e avere a immediatamente disposizione le informazioni essenziali.
L'accatastamento dei tracciati facenti parte della rete sentieristica a livello locale, che andranno a confluire nella rete regionale, passa attraverso l'attribuzione di un codice univoco formato da 11 caratteri alfanumerici e strutturato secondo regole definite. La Regione Piemonte, ai fini della realizzazione e della gestione della rete regionale dei percorsi escursionistici, ha adottato il metodo di pianificazione territoriale messo a punto a livello nazionale dal Club Alpino Italiano. Il metodo proposto permette infatti una suddivisione del territorio in grado di individuare, in modo univoco, ciascun percorso inserito nella rete, garantendone un'efficace controllo in termini di localizzazione, monitoraggio, manutenzione e fruizione.
Il metodo proposto prevede una suddivisione del territorio nazionale in zone, aree e settori. Nella descrizione che segue, come esempio, ci riferiremo ad un sentiero nella zona delle Valli di Lanzo e precisamente al sentiero che unisce la borgata di Vrù alla borgata di Lities.

Le zone

Trattandosi di un metodo di pianificazione deciso a livello nazionale, è necessario partire con la codifica dall'ambito regionale. Le zone rappresentano pertanto i territori riferiti alle Regioni e alle Province italiane, codificate secondo una semplice convenzione stabilita dal Club Alpino Italiano: una lettera identifica ciascuna Regione, mentre le Province sono individuate dalla relativa sigla ACI. Alla Regione Piemonte è stata assegnata la lettera E. Quindi la zona della provincia di Torino sarà ETO.

Le aree

I settori della provincia di Torino

A livello di zona, come si è visto, la pianificazione si limita a codificare porzioni di territorio corrispondenti ai confini provinciali. Si tratta evidentemente di superfici molto vaste, che richiedono sovente un'ulteriore suddivisione per arrivare alla codifica dei singoli sentieri. L'area rappresenta pertanto una parte di una zona.

La provincia di Torino è stata suddivisa in 4 aree: S, N, C e P:

La zona di nostro interesse sarà quindi ETON

I settori

Ai fini della pianificazione di una rete di percorsi escursionistici si definisce settore una porzione di territorio entro un'area in cui possono trovarsi fino a un massimo di 100 sentieri (numerati da 00 a 99). I settori sono identificati da un carattere numerico (da 0 a 9), quindi in un'area possono trovarsi un massimo di 10 settori.
I settori della zona di nostri interesse sono così codificati:

Il sentiero preso da esempio si trova in Val Grande e avrà quindi 3 come codice settore mentre il suo numero di sentiero è 30. Arriviamo così al codice ETON330. Seguono poi tre zeri per future espansioni. L'undicesimo carattere sarà 0 se il codice si riferisce al sentiero principale, una lettera (A, B,...) se si tratta di una variante del sentiero principale, oppure un sentiero che parte dal principale per collegarsi con un altro sentiero, con una borgata od altro. L'esempio da noi citato, il sentiero che unisce le borgate di Vrù e di Lities, parte dal sentiero principale che sale alla Miniera Brunetta. Il suo codice completo sarà dunque ETON330000A. Il sentiero principale ha invece il codice ETON3300000.

Categoria: Catasto sentieri