Museo del vino - Germagnano
Tipologia: Storia delle tradizioni e degli strumenti usati nella produzione del vino nella zona di Germagnano.
Fondazione: anno 2009 - 25 aprile.
Proprietà: Società operaia di Mutuo soccorso.
Indirizzo: via R. Miglietti N° 26 - 10070 Germagnano, interno cortile, presso Osteria di Campagna. Tel. 0123.29297.
Referente: sig. Giancarlo Togliatto - Tel. 0123.28958.
E-mail:
Apertura: visite su prenotazione, possibilità di concordare visite di gruppo, pranzi o merende sinoire, degustazione vini, presso Osteria di Campagna.
Ingresso: gratuito- sia esterno che dalla sala bar.
Accesso ai disabili: Parziale per la presenza di qualche gradino.
Accesso: da Torino superstrada “ direttissima della Mandria “ da Venaria Reale, indicazioni per Valli di Lanzo to.se, giunti a Lanzo piegare a sinistra sotto la galleria, dall’ altro lato il territorio di Germagnano, seguendo la strada principale si giunge verso la piazza della stazione ferroviaria Torino - Ceres sulla sinistra, una trentina di metri prima, girare a destra verso la Chiesa Parrocchiale, si consiglia di parcheggiare, guardando la facciata della chiesa alla vostra sinistra svoltare in via R. Miglietti.
Descrizione: Entrando nel museo del vino della Società di Mutuo soccorso, viene naturale guardare in alto: su vecchie “ stagere “ di legno, in fila, silenziose bottiglie di vino vuote, coperte da una leggera polvere, sono quasi 2000 tra litri e mezzi litri, di vetro scuro, spesso, fabbricate da più di sessantenni, tra il corpo e il collo, sono raffigurate due mani che si stringono con la scritta SOMS GERMAGNANO. Enormi botti, nella fresca penombra dei due locali, un tempo adibiti a cantina per la lavorazione e conservazione del vino, evocano la vetusta età del luogo, la Società fu fondata il 1° marzo 1888…e poi ancora, damigiane, attrezzi per riempire e tappare bottiglie “ Stupe “, circa 70 gli articoli. Le prime notizie descrittive sul territorio di Germagnano risalgono al 1558 ed i registri del catasto dell’ epoca confermano l’ esistenza di vigneti assai fertili. Nel 1843 fu scritto che la vite attecchisce in molti luoghi ben esposti della zona, dà vini saporiti fino sui 700 m. di altitudine. Nel 1658, circa due secoli prima si diceva che Germagnano era l’ ultimo paese delle Valli in cui si coltivavano vigne. Il vino prodotto non possedeva un forte tasso alcolico, ma se ne produceva più del fabbisogno della popolazione residente, così veniva venduto al mercato di Lanzo. Da fotografie e cartoline di fine ‘800 si notano sul Monte Momello alle spalle del museo, vigneti che si estendevano fino in prossimità dell’ abitato. Ora resta solo il museo e gli edifici della vecchia Società operaia, a conservare l’eco dei suoni di una realtà forse più a misura d’ uomo.