Museo degli oggetti di uso quotidiano - Castagnole
Oggetti di uso quotidiano
Tipologia: cultura materiale.
Fondazione: anno 1980.
Proprietà: Famiglia Mussin
Indirizzo: Castagnole.
Referente: Marica Barbaro Tel. 0123.320834.
E-mail:
Apertura: a richiesta previa prenotazione.
Ingresso: Gratuito
Antica macchina da cucire
Accesso: da Torino superstrada “ direttissima della Mandria “ da Venaria Reale, direzione Valli di Lanzo to.se, giunti a Lanzo seguire la strada sotto la galleria, direzione Val di Viù, superare il paese di Pianbausano, proseguire, svolta a sinistra per Castagnole, Frazione di Germagnano, diritti sino al piazzale della Chiesa Parrocchiale, dove si può parcheggiare l’ auto, al Museo si accede a piedi, in località Moulà.
Oggetti di uso quotidiano
Descrizione: Il museo ha la sala espositiva al piano terra di una tipica casa rurale di un tempo lontano, al primo piano la zona abitativa e al secondo il fienile, il percorso espositivo si divide: in una prima sezione dal titolo: “ Le castagne, il fieno, la stalla “, raccoglie gli oggetti ( quasi totalmente di fabbricazione locale ) che erano destinati al lavoro agricolo e di allevamento. La seconda e la terza sezione sono raggruppate sotto il titolo: “ Dall’ albero…al laboratorio del mastro di bosco “. La seconda raccoglie gli strumenti di lavoro dei boscaioli, nella terza è ricostruito un laboratorio di falegname, con il banco di lavoro, gli strumenti e molti semi-lavorati ( pezzi di legno appena sbozzati o quasi finiti ). Gli oggetti sono catalogati con il nome in italiano e nella parlata francoprovenzale di Castagnole. Tali oggetti sono stati raccolti, con meticolosa ricerca nelle case, solai e cantine della borgata, in seguito ad una iniziativa degli abitanti, in occasione della sagra della castagna sul finire degli anni settanta, allestirono un carro per raccogliere tutti gli oggetti che un tempo venivano utilizzati per la raccolta, lavorazione e conservazione delle castagne,( uno dei sostentamenti delle genti del luogo), in apposite piccole baite, essiccatoi in cui si bruciava legna , il calore delle braci essiccava le castagne poste su un tavolato a metà altezza del locale adibito. Prima che l’isolamento del luogo collegato alla provinciale Germagnano - Viù, solo con una mulattiera, sino all’ anno 1955, non determinasse lo spopolamento e l’emigrazione, alla ricerca di un futuro meno duro.