Anello Urtire-Missirola

Profilo altimetrico anello Urtire-Missirola (blu nella mappa)

Profilo altimetrico variante (giallo nella mappa)
Gruppo alla Cappella di
San Filippo Neri-Urtire
Luogo di partenza: Inverso di Chialamberto
Lunghezza sentiero intero anello: Anello Urtire-Missirola 7400 metri
Lunghezza sentiero per variante: 530 metri
Dislivello in salita/discesa per intero anello: 600 m circa
Dislivello in discesa per variante: 130 m circa
Tempo di percorrenza per intero anello: 3 h 30 min
Tempo di percorrenza per variante: 20 min
Difficoltà: E (escursionismo medio)
Percorrendo questo itinerario passiamo da due piccoli paesini alpini con le rispettive caratteristiche Cappelle.
Urtirè o Urtorei: nel comune di Chialamberto, le cui origini risalgono al 1700. C’è una testimonianza scritta da un “verificatore del macinato” che risale al 1878, segno che l’attività agricola era ben sviluppata.
L’esistenza della Cappella di San Filippo Neri e di baite nei dintorni sta ad indicare la presenza abitativa di un certo numero di persone.
Non è stato tramandato nulla che ci permetta di ricostruire la storia di questa Cappella ma, osservando la tipologia della costruzione e confrontandola con altre della zona, possiamo affermare essere stata eretta verso la fine del settecento.
È di forma rettangolare con un soppalco in legno, all’interno vi sono numerosi quadri, stampe, litografie ex voto.
Esternamente la Cappella è intonacata, imbiancata solamente la facciata principale.
Nei dintorni vi sono numerose “rupi” dalle quali si gode un bellissimo panorama sul fondovalle e cime circostanti.
Una di queste rupi è detta “Roc d’la Ravletta” e in occasione della festa diventava luogo per l’accensione di un grande falò che, grazie alla posizione dominante, veniva visto da lontano.
Cappella Madonna della Consolata
Missirola
Missirola: sempre sul territorio di Chialamberto, adagiata sulle pendici del Monte Doubia.
Da documenti risalenti al ‘700 si rileva che veniva chiamata “Boscajrola”, su come e perché il nome si sia trasformato in Missirola non si sa niente.
Molto bella è la Cappella della Madonna della Consolata, nei dintorni vi sono diverse baite, segno che anche qui in passato vivevano molte persone.
Nel registro della Parrocchia di Chialamberto del 1700 viene riportata la data di costruzione: 1723.
In una relazione del 1752 è scritto che può contenere fino a 90 persone circa, veramente un bel numero.
Interamente costruita in pietra, ha una campana di 60 libbre.
Da una relazione del 1843 veniamo a sapere che questa campana è stata acquistata con i fondi delle elemosine.
La facciata principale è intonacata, ha due finestre e la porta di legno è a un solo battente.
L’edificio ha forma rettangolare, è costruita in pietra locale con la tecnica “a secco”, con il tetto a due falde e copertura in lastre di pietra.
La pietra è grande protagonista: lungo il percorso si incontrano delle “pose” in pietra che servivano ai montanari per appoggiare i carichi pesanti, sia in salita che in discesa.
Tutti questi manufatti: le “pose”, i tetti delle baite, i gradini in pietra dei sentieri e i muretti ci fanno pensare alle immani fatiche che facevano i montanari a quell’epoca.
Scendendo verso il fondovalle incontriamo anche un caratteristico pilone votivo a forma triangolare.
Ex voto nella Cappella di Missirola
Descrizione itinerario
A Chialamberto si oltrepassa il fiume e si raggiunge la borgata Inverso.
Qui, di fianco alla Chiesetta, inizia il sentiero, prima costeggia il rio poi, oltrepassate alcune baite, entra nel bosco con un tracciato con molte curve rendendo dolce la salita.
Dopo aver attraversato un torrente, il sentiero, per un breve tratto, diventa assai ripido e giunge in prossimità di ampi terrazzamenti, segno di antiche carbonaie, per poi giungere a Case Girot, 1333 m.
Si continua su un tratto pianeggiante in un bosco di betulle e pini, successivamente con un saliscendi si supera un rio in prossimità della borgata Urtiré, 1394 m.
Si prosegue ora su una strada sterrata fino agli alpeggi della Cuccetta, 1395 m, passando di fronte alle Case Gianin e alla Muleri.
Dopo un centinaio di metri, si svolta a sinistra (cartelli indicatori) su un sentiero pressochè pianeggiante e si raggiunge in trenta minuti la caratteristica borgata di Missirola 1439 m.
Per il ritorno si prende il sentiero che parte sotto la chiesetta di Missirola verso est passando vicino ad un rudere per inoltrarsi nel fitto bosco.
Pilone triangolare
Si continua praticamente sul crinale e con ampie curve si scende fino a raggiungere un caratteristico pilone triangolare.
Di qua si può scendere a sinistra verso Bussoni e a destra verso Chialaberto, si arriva in entrambi i casi su una carrareccia che ci riporta alla frazione Inverso; questa carrareccia nel periodo invernale viene usata come pista per lo sci di fondo.