Tour della Bessanese
Galleria fotografica
Panorama dal Colle del Collerin
Alba sulla Bessanese
Alba su Punta Maria
Colle Sulé
Rifugio Cibrario
Vallone della Lombarda - Ponte sul torrente
Arrivo al rifugio Avérole
Rifugio Avérole
Pian Gias - Bivio per il rifugio Gastaldi
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Tour della Bessanese
Ricoveri di emergenza sul tour
Casermetta militare nei pressi dei laghi d'Autaret
Cabane des Bergers nel Vallone della Lombarda
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Tour della Bessanese
Bivacco San Camillo
Il bivacco dall'esterno
Il bivacco dall'interno
Posti letto: 18 | Categoria: D |
Proprietà: ANA Valli di Lanzo | Gestione: ANA Valli di Lanzo |
Telefono: +39 012383737 | Telefono sezione: +39 94898668 |
Apertura: tutto l'anno | Percorrenza: 3 h dal Pian della Mussa |
Accesso:
Raggiunto e superato il caratteristico paesino di Balme continuare sulla carrozzabile che conduce al bellissimo Pian della Mussa. Risalire completamente il piano fino all'ultima rampa che conduce al Rifugio Città di Ciriè seguendo le indicazioni in loco. Lasciare l'auto su uno spiazzo-posteggio prima dell'ultima rampa.
Salita:
- Località di partenza: Pian della Mussa (1787 metri).
- Tempo di salita: 3 h.
- Difficoltà: EE (Escursionismo difficile).
Lasciata l'auto si attraversa la strada per imboccare un ampio sentiero che, dirigendosi leggermente a sinistra, porta ad attraversare il torrente passando su un ponte di legno. Proseguire poi verso l'antica Alpe Rocca Venoni (1845 m), protetta da un caratteristico roccione e giunti nei pressi delle costruzioni si va a destra, per incominciare a risalire la parte bassa del Canalone delle Capre. Dopo aver rapidamente superato un buon dislivello ci si sposta verso sinistra e, percorso un tratto pianeggiante, si aggirano a destra alcune placche rocciose, pericolose se scivolose. Si arriva così al Pian dei Morti e al Gias della Naressa, dove si trova un bivio da cui si prende a sinistra, lasciando dietro a sé i ruderi dell'alpeggio: la traccia di destra conduce invece al Pian Gias ed alle cime circostanti. Continuare sulla traccia principale effettuando una diagonale e proseguire poi con tratti di ripida salita seguendo le numerose risvolte del sinuoso sentiero, con un buon panorama sulle cime vicine. Passati ai piedi delle pareti rocciose della Rocca Turo, andare a destra per risalire un valloncello e dopo averlo oltrepassato risalire velocemente al piano del Crot del Ciaussiné, dove si trova il rifugio.
Chi volesse proseguire per la Rocca Turo, deve prendere, sulla destra del rifugio, un'evidente mulattiera e all'altezza della poco accentuata crestina che scende dalla Rocca Turo, piegare a destra per risalire il pendio. Molto velocemente si raggiunge un'anticima e di lì, dopo essere scesi in una lieve depressione, si arriva alla vetta dove si trova una piccola croce.
Dal rifugio si vedono alcuni laghetti posti più in basso, tra le morene del Ghiacciaio della Bessanese, sono i Laghi d'Arnas. Seguire il sentiero che dal rifugio scende al Crot del Ciaussiné e, superato uno dei laghetti, attraversare un rio due volte e risalire il pendio opposto seguendo tracce di sentiero. Ignorata una deviazione che sale a destra (verso il Col d'Arnas) aggirare sulla sinistra il promontorio roccioso della Rocca Affinau (2856 m). Lasciati sulla sinistra dei ripiani in cui scorrono alcuni rivoli d'acqua si prosegue in salita passando su nevai (molto ridotti rispetto a pochi anni fa) e pendii detritici ai piedi di una paretina rocciosa (sulla destra della conca). Qui si trova un bivio in cui si deve andare a sinistra (sentiero 122); arrivati sotto ad alcune rocce dal colore scuro piegare gradualmente verso sinistra fino a sbucare abbastanza rapidamente al Collarin d'Arnas (2851 m). Continuare verso sud per alcune decine di metri per raggiungere rapidamente il Lago Collarin (2839 m). Dal lago proseguire verso sud . Nei pressi di alcune roccette, in prossimità di un colletto, si inizia a scendere (attenzione se è bagnato) seguendo alcuni bolli rossi e tracce di sentiero fino ad arrivare ai terrazzini erbosi che precedono il Lago della Rossa (già visibile da qualche minuto), raggiungibile in pochi minuti. Nelle vicinanze del lago è posto il bivacco San Camillo e la cappella dedicata al santo.
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Tour della Bessanese
Rifugio Avérole (2210 m)
Il rifugio
L'ingresso
La sala
La sala da pranzo
La sala di lettura
La camerata
Posti letto: 28 | Proprietà: CAF Maurienne |
Telefono: +33 0479059670 |
Apertura primaverile: 15 marzo/fine maggio |
Sito WEB: http://refugedaverole.ffcam.fr |
Accesso:
Dall'autostrada A43 uscire a Modane, prendere per Modane, Lanslebourg; Bessan. Quindi In direzione Bonneval sur Arc sino al centro di vacanze "La Bessannaise".
In primavera: lasciare l'auto nel parcheggio de "La Bessannaise". Il rifugio è raggiungibile in 2h 30 min mediante sci o racchette da neve.
In estate: possibilità di lasciare l'auto nel parcheggio di Vincendières. Si raggiunge il rifugio in 1h 45 min di cammino.
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Rifugio Cibrario (2616 m)
Il rifugio
Il refettorio
La cucina
La camerata
Posti letto: 46 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Torino | Gestione: CAI Leinì |
Telefono rifugio: +39 012383737 | Telefono sezione: +39 0119978134 ogni venerdì non festivo dalle 21 alle 23 |
Apertura: giugno/settembre | Percorrenza: 3 h 30 min da Margone - 3 h da Usseglio |
Sito WEB: www.caileini.it |
Accesso da Margone:
Giunti alla piana in cui si trova Usseglio, superare tutte le frazioni e continuare verso Margone, che si raggiunge in breve. L'auto va lasciata nella piazza del paese, di fronte ad un bar-ristorante.
Salita:
- Località di partenza: Margone (1410 m)
- Tempo di salita: 3 h 30 min
- Difficoltà: E (escursionismo medio)
Lasciata l'auto nel vasto piazzale si attraversa l'abitato verso Nord; il sentiero attraversa una vecchia strada sterrata e prosegue in linea retta per boscaglia e pascoli sino ad incrociare nuovamente la sterrata nel suo tratto finale. Qui la salita acquista pendenza ed il sentiero risale i pascoli, passando nei pressi dei casolari ormai diroccati di Trappette. Oltrepassate le ultime baite svolta a destra e prosegue sino a raggiungere una radura erbosa al di sopra della quale a mezza costa incrocia i resti della 'decauville' ovvero della ferrovia a scartamento ridotto che collegava Malciaussia al lago dietro la Torre e che veniva utilizzata per il trasporto dei materiali per la costruzione della diga del lago della Rossa. Il sentiero attraversa perpendicolarmente la decauville e con ripida salita punta dritto allo spallone di M. Bassa. Raggiunto lo spallone, la vista si apre sul vallone di Arnas ed il sentiero, dopo un primo tratto in boscaglia, prosegue con lievissima pendenza a mezza costa sino ad incrociare nei pressi del Rio della Lera il sentiero proveniente dall'Alpe Barmàs. Poco prima del punto di ricongiungimento dei sentieri, se la stagione non è troppo secca, si trova la fontana della Lera, un tempo immancabile punto di ristoro a metà (o quasi) del percorso; gli eventi climatici degli ultimi anni hanno purtroppo fatto si che non sempre la fontana sia attiva. Dal rio il sentiero presegue come descritto nell'itinerario seguente.
Accesso da Usseglio:
Poco dopo l'abitato centrale di Usseglio, passata la località Villaretto e subito prima del ristorante albergo "la Furnasa" girare a destra e risalire in auto la piccola e ripida strada che percorre il fondovalle del vallone d'Arnas; proseguire per un paio di Km oltrepassando la chiesetta di S.Anna sino a raggiungere, dopo una serie di tornanti ed un fondo stradale a tratti sterrato, l'Alpe Barmàs, punto di partenza del sentiero dove è possibile parcheggiare la macchina in apposite piazzole di sosta.
Salita:
- Località di partenza: Alpe Barmàs (1547 m)
- Tempo di salita: 3 h
- Difficoltà: E (escursionismo medio)
Il sentiero scende verso il Rio Peraciaval, lo attraversa su un ponte di legno, risale un pendio erboso al termine del quale svolta a sinistra attraversando, questa volta con un semplice guado, il ruscello che scende dalle pendici del monte Lera. Il sentiero prosegue alternando tratti di boscaglia a radure erbose sino a raggiungere a quota 1800 circa la 'decauville' ovvero i resti della ferrovia a scartamento ridotto che collegava Malciaussia al lago dietro la Torre e che veniva utilizzata per il trasporto dei materiali per la costruzione della diga del lago della Rossa. Il sentiero segue i binari verso destra per poche centinaia di metri e poi li abbandona iniziando una ripida salita sulla sinistra che si conclude dopo circa 200 mt di dislivello nei pressi di una cascata formata dal rio della Lera già attraversato in precedenza; in questo punto il sentiero si ricongiunge con quello proveniente da Margone. Dopo un breve tratto in leggera salita che aggira i contrafforti delle 'prigioni della Lera' il sentiero riprende a salire in modo più continuo passando tra macchie di drose e rododendri guadagnando altri 300 m. sino a raggiungere la bella cascata formata dal Rio Peraciaval ben visibile dal fondovalle. Un ardito ponte saldamente ancorato alle rocce delle sponde consente un facile attraversamento del rio; valicato il quale il sentiero compie un ampio tornante e si immette nella conca al centro della quale vi è un invaso artificiale; il sentiero si mantiene sulla sinistra orografica del rio sino a raggiungere i ripidi pendii che chiudono la conca stessa. Il sentiero diventa qui ripido e con una serie di 17 tornanti supera la balza raggiungendo il soprastante Piano del Sabiunin dove sorge il Cibrario consentendo finalmente all'escursionista una splendida vista del rifugio.
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